Sono nato nel 1963.

    Venni alla luce tra il deserto libico e il mare. C'era profumo di arance, mio nonno sempre a cavallo, palme e sabbia, ed io fino a sei anni ho creduto d'essere l'unico bambino al mondo. Poi ci fu una rivoluzione. Non tornai mai più in Libia.

    Sono cresciuto in posti diversi, all'università studiai Giurisprudenza e Filosofia, i mestieri furono parecchi e i luoghi dove ho vissuto pure. Per anni ho fatto il velista di professione; credo sia bello solo ora a ripensarci.

    Adesso avrei tempo per i miei libri. Forse. Ma la verità è che non c'è più molto tempo. Non ce n'è mai stato. Le cose non sono sempre andate come previsto, e io non ne ho più voglia.

    Da molto tempo la mia casa è fuori dall'Italia, in un luogo calmo dove evito accuratamente frequentazioni e conoscenze.
    Nella mia vita desidero avere un unico sogno, mia moglie Rossella, bella come il mare, per sempre assieme. Con lei siamo spesso a cavallo nelle praterie degli Stati Uniti dove ci aggreghiamo ai cowboys che spostano le mandrie. Pare evidente d'essere nati nel secolo sbagliato.

    Di tanto in tanto lavoro da volontario in un canile. Non so se esista un'altra scocciatura dopo questa buffonata della vita, spero soltanto, una volta morto, che mi corrano incontro tutti i cani che ho conosciuto nei miei anni, e che continuo ad allevare.


    Amo la storia antica degli Stati Uniti, la Grande Prateria, il West e il Midwest, l’epopea dei pionieri, quell’individualismo libertario da cui nacque la democrazia più vecchia del mondo, dove l’uno-vale-uno e non uno-comanda-molti. Detesto la politica americana contemporanea, i crimini della Fed e delle multinazionali nemiche dei popoli, combatto contro il neo feudalesimo finanziario che ha divorato tutti i diritti democratici occidentali.
    Sono un amico del popolo ebraico e auspico lunga vita allo Stato d'Israele.